“Ritrovare forma e sostegno, in armonia con il tuo corpo.”

La mastopessi additiva con autoprotesi ghiandolare è un intervento innovativo che consente di sollevare e rimodellare il seno senza l’utilizzo di protesi. Questo approccio utilizza il tessuto ghiandolare residuo della paziente stessa distribuito nei quadranti mammari inferiori per creare volume e migliorare la forma del seno, offrendo un risultato naturale e armonioso. È indicato per pazienti che presentano, nonostante la ptosi e lo svuotamento del seno, ancora un volume ghiandolare residuo distribuito in eccesso nei quadranti mammari inferiori. Tale metodica comporta un miglioramento significativo della tonicità e della proiezione del seno.

Analisi Pre-Operatorie

Una preparazione accurata è essenziale per personalizzare l’intervento in base alle caratteristiche del seno e agli obiettivi estetici.

Consultazione Medica: valutazione della qualità della pelle, del grado di ptosi (caduta del seno), e del volume residuo della ghiandola mammaria; analisi delle aspettative e discussione degli obiettivi realistici.

Esami Diagnostici: mammografia o ecografia per escludere patologie preesistenti; analisi del sangue (emocromo, coagulazione, funzionalità epatica e renale) per verificare l’idoneità dell’intervento.

Valutazione Generale: esame fisico per valutare lo stato di salute generale e identificare eventuali controindicazioni; discussione di eventuali terapie farmacologiche e modifiche da apportare prima dell’intervento.

Motivi per l’Intervento

La mastopessi additiva con autoprotesi ghiandolare è scelta per: sollevare e rimodellare il seno in presenza di ptosi lieve o moderata; ripristinare il volume e la forma dopo gravidanza, allattamento o perdita di peso; evitare l’utilizzo di protesi artificiali, preferendo un approccio naturale; migliorare l’armonia e la proporzione del corpo con un intervento personalizzato.

Soluzioni Chirurgiche

Tecnica dell’Autoprotesi Ghiandolare: questa tecnica utilizza la ghiandola mammaria residua per creare un “cuscinetto” interno che sostituisce il ruolo delle protesi. I principali passaggi includono: separazione e modellamento del tessuto ghiandolare; fissaggio della ghiandola in posizione elevata, solitamente nella porzione superiore del seno, per aumentarne la proiezione e il volume.

Incisioni e Approcci Chirurgici: peri areolare, per ptosi lievi; verticale, dall’areola al solco mammario, indicata per ptosi moderate; A T invertita: necessaria nei casi di ptosi severa con eccesso cutaneo significativo.

Piani di Fissaggio: intramammario, il tessuto ghiandolare viene ancorato all’interno della struttura mammaria per una stabilità duratura; muscolare, in alcuni casi, il tessuto ghiandolare può essere parzialmente supportato dal muscolo pettorale per maggiore sostegno.

Risultati Migliorativi

La mastopessi con autoprotesi ghiandolare consente di: sollevare e rimodellare il seno, restituendo tonicità e armonia; creare un volume naturale senza necessità di protesi sintetiche; migliorare la simmetria e la proporzione rispetto alla silhouette; ridurre i rischi legati all’inserimento di protesi artificiali, come contratture capsulari o necessità di sostituzioni future.

Evoluzione e ritocchi nel tempo

Il seno, anche dopo l’intervento, è soggetto a cambiamenti fisiologici nel tempo, tra cui: perdita di elasticità cutanea dovuta all’invecchiamento; variazioni di volume legate a gravidanze o cambiamenti di peso; modifiche della forma dovute alla naturale evoluzione del tessuto ghiandolare. In alcuni casi, può essere necessario un ritocco chirurgico per correggere eventuali asimmetrie secondarie o nuova ptosi. Controlli regolari con il chirurgo sono raccomandati per monitorare l’evoluzione dei risultati.

Conclusioni

La mastopessi additiva con autoprotesi ghiandolare rappresenta una soluzione naturale ed efficace per migliorare la forma e la tonicità del seno senza protesi artificiali. Grazie a un’attenta pianificazione e a tecniche chirurgiche avanzate, l’intervento offre risultati duraturi e personalizzati, contribuendo a valorizzare l’armonia del corpo e il benessere psicofisico della paziente.